AM-lire

 

 

Le AM-lire sono la moneta messa in circolazione dell’Amministrazione Alleata (AMGOT) dopo lo sbarco in Sicilia nel luglio 1943. Ebbero corso legale in Italia fino al 1950. I tagli da 1, 2, 5 e 10 lire erano di forma quadrata, di una carta giallina fatta di stracci. Il cambio era di 100 AM-lire per un dollaro. Contribuirono fortemente ad aggravare il processo inflazionistico che iniziò a dilagare nel Mezzogiorno e si estese poi a tutto il paese, scaricando sugli strati più poveri i costi drammatici di una situazione economicamente gravissima.

Ma un risvolto positivo quei fogli di carta moneta giallina lo ebbero: ce lo racconta la scrittrice siciliana Giuliana Saladino, giovinetta al tempo dello sbarco alleato, nel suo “Romanzo civile” (Sellerio, Palermo, 2000): “A 18 anni c’era un gran bisogno di cose solenni: una la trovai sulle banconote americane, amlire, e il ricordo mi dà ancora oggi quasi una scossa elettrica, quattro monosillabi scintillanti delle quattro libertà: of want e of fear, dal bisogno e dalla paura, of thought e of speech, di pensiero e di parola, non cercavo di meglio e chi sa che non venga da lì il vero trasporto che sento, malgrado tutto, per il Grande Paese”. Dove non agiva il movimento della Resistenza, il vento di libertà soffiava per mille vie nascoste: perfino attraverso le vituperate am-lire.